'Il cristianesimo non e' un abito da vestire in privato in particolari occasioni, ma e' qualcosa di vivo e totalizzante, capace di assumere tutto cio' che di buono vi e' nella modernita''. Lo ha ricordato Benedetto XVI ricevendo per la prima volta il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione da lui stesso istituito lo scorso ottobre .
Quel che mi sforzo di far comprendere a molti... la differenza tra laicità e laicismo, la non disponibilità a turarsi il naso e votare su candidati che non rispecchino gli ideali cattolici, il non doversi vergognare di farsi un segno della croce o parlare del vangelo in pubblico, il non sentirsi "strano" per le mie scelte...
D'altronde ormai un cattolico praticante ormai è visto quasi con pena, come uno fuori dal mondo... o no?
lunedì 30 maggio 2011
lunedì 23 maggio 2011
Notizie soggettive
Leggete i pezzi di articoli qui sotto:
Da il Foglio: "Istat: Recessione è finita. Tengono i conti pubblici" - La ripresa procede dall'aprile del 2009 e la recessione, da quello che viene considerato un "punto di vista tecnico", è terminata. Il nostro Paese ha inoltre mantenuto sotto controllo i conti pubblici e, negli anni della crisi economica, "a differenza di molte economie europee" non ha avuto la necessità di varare "interventi di salvataggio del sistema finanziario e, nel contempo, ha avuto margini di manovra molto ristretti per attuare politiche anticicliche [...] L'Istat rileva inoltre come circa un quarto degli italiani (il 24,7% della popolazione) "sperimenta il rischio di povertà o di esclusione sociale". Il dato, spiega l'Istituto di statistica, è del 23,1% superiore alla media europea. La rilevazione ha subito fatto scattare l'allarmismo della stampa e degli esperti, ma va sottolineato come la percentuale venga calcolata in base al discostamento rispetto al reddito medio del Paese. Fatto un semplice calcolo, a questo "rischio povertà" si può dare anche un'interpretazione speculare: il 75% della popolazione, in tempo di crisi e recessione, ha mantenuto il reddito ai livelli della media nazionale o lo ha migliorato.
Da La Repubblica: "Rapporto Istat. Ripresa stentata, il lavoro non ripartePer un italiano su 4 povertà ed esclusione" - Una ripresa stentata, che ha come conseguenza un ulteriore allargamento dei divario tra l'Italia e i partner europei, accompagnata da "una situazione di persistente deterioramento del mercato del lavoro" che penalizza soprattutto donne e giovani, "un'evoluzione stagnante della produttività" e dei salari e una crescita delle esportazioni compensata però da un forte aumento delle importazioni. [...] "Il tasso di crescita dell'economia italiana è del tutto insoddisfacente - rileva il presidente dell'Istat - e anche i segnali di recupero congiunturale dei livelli di attività e della domanda di lavoro non sembrano sufficientemente forti e diffusi per riassorbire la disoccupazione e l'inattività, rilanciando redditi e consumi". Di conseguenza, "l'occupazione sta ora crescendo prevalentemente nei servizi a più basso contenuto professionale, a fronte della riduzione del numero delle posizioni più qualificate. Ciò implica, a parità di altre condizioni, un sottoutilizzo del capitale umano, guadagni più bassi, minori prospettive di sviluppo".
Questo è un piccolo esempio di come i mass media distorciono la realtà in base a come convenga alla propria parte politica. Come si può fare per capire dove sta effettivamente la verità??
Da il Foglio: "Istat: Recessione è finita. Tengono i conti pubblici" - La ripresa procede dall'aprile del 2009 e la recessione, da quello che viene considerato un "punto di vista tecnico", è terminata. Il nostro Paese ha inoltre mantenuto sotto controllo i conti pubblici e, negli anni della crisi economica, "a differenza di molte economie europee" non ha avuto la necessità di varare "interventi di salvataggio del sistema finanziario e, nel contempo, ha avuto margini di manovra molto ristretti per attuare politiche anticicliche [...] L'Istat rileva inoltre come circa un quarto degli italiani (il 24,7% della popolazione) "sperimenta il rischio di povertà o di esclusione sociale". Il dato, spiega l'Istituto di statistica, è del 23,1% superiore alla media europea. La rilevazione ha subito fatto scattare l'allarmismo della stampa e degli esperti, ma va sottolineato come la percentuale venga calcolata in base al discostamento rispetto al reddito medio del Paese. Fatto un semplice calcolo, a questo "rischio povertà" si può dare anche un'interpretazione speculare: il 75% della popolazione, in tempo di crisi e recessione, ha mantenuto il reddito ai livelli della media nazionale o lo ha migliorato.
Da La Repubblica: "Rapporto Istat. Ripresa stentata, il lavoro non ripartePer un italiano su 4 povertà ed esclusione" - Una ripresa stentata, che ha come conseguenza un ulteriore allargamento dei divario tra l'Italia e i partner europei, accompagnata da "una situazione di persistente deterioramento del mercato del lavoro" che penalizza soprattutto donne e giovani, "un'evoluzione stagnante della produttività" e dei salari e una crescita delle esportazioni compensata però da un forte aumento delle importazioni. [...] "Il tasso di crescita dell'economia italiana è del tutto insoddisfacente - rileva il presidente dell'Istat - e anche i segnali di recupero congiunturale dei livelli di attività e della domanda di lavoro non sembrano sufficientemente forti e diffusi per riassorbire la disoccupazione e l'inattività, rilanciando redditi e consumi". Di conseguenza, "l'occupazione sta ora crescendo prevalentemente nei servizi a più basso contenuto professionale, a fronte della riduzione del numero delle posizioni più qualificate. Ciò implica, a parità di altre condizioni, un sottoutilizzo del capitale umano, guadagni più bassi, minori prospettive di sviluppo".
Questo è un piccolo esempio di come i mass media distorciono la realtà in base a come convenga alla propria parte politica. Come si può fare per capire dove sta effettivamente la verità??
martedì 17 maggio 2011
Terremoti elettorali
E' sotto gli occhi di tutti i risultati elettorali. Più che una vittoria del centro-sinistra (o sinistra-centro come piace a me definirlo) è stato un chiaro e limpido segnale che la gente è veramente stufa di una certa politica che tutto fa piuttosto che aiutare i cittadini.
Ed è così che ognuno cerca il proprio modo di esprimere tale disappunto facendo crescere l'astensionismo, foraggiando i piccoli partiti autonomi, ecc..
I partiti politici principali continuano a non capire con esattezza il malcontento perchè sono ormai troppo lontani dalla gente.. che ne sanno loro di quanto sia difficile campare con una pensione minima? Mica possono immaginare quanto sia complicato vivere con un lavoro precario? E quanto pesi l'affitto o il mutuo su una famiglia normale?
Bisogna quindi pregare affinchè Dio possa concedere loro la grazia di poter finalmente ravvedersi (non fosse altro per la paura di perdere consensi) e volgere lo sguardo verso chi ha veramente bisogno!!
Ed è così che ognuno cerca il proprio modo di esprimere tale disappunto facendo crescere l'astensionismo, foraggiando i piccoli partiti autonomi, ecc..
I partiti politici principali continuano a non capire con esattezza il malcontento perchè sono ormai troppo lontani dalla gente.. che ne sanno loro di quanto sia difficile campare con una pensione minima? Mica possono immaginare quanto sia complicato vivere con un lavoro precario? E quanto pesi l'affitto o il mutuo su una famiglia normale?
Bisogna quindi pregare affinchè Dio possa concedere loro la grazia di poter finalmente ravvedersi (non fosse altro per la paura di perdere consensi) e volgere lo sguardo verso chi ha veramente bisogno!!
giovedì 12 maggio 2011
Inghil-terra
E' da tempo che rifletto sul perchè l'Inghilterra continui a considerarsi e a stare nella comunità europea..
No, perchè al che mi risulta l'Europa ha una moneta unica ma loro no, abbiamo fatto il trattato di Schenger ma loro non hanno aderito, tutti guidano a destra e loro a sinistra, noi usiamo il sistema metrico-decimale loro un'altro.. e così via
C'è insomma qualche cosa che ci accomuna??
No, perchè al che mi risulta l'Europa ha una moneta unica ma loro no, abbiamo fatto il trattato di Schenger ma loro non hanno aderito, tutti guidano a destra e loro a sinistra, noi usiamo il sistema metrico-decimale loro un'altro.. e così via
C'è insomma qualche cosa che ci accomuna??
mercoledì 4 maggio 2011
Meditazione sul Beato Giovanni Paolo II
E' con immensa gioia che vi invito ad uno splendido ritiro che si terrà dal 14 (ore 16 circa) al 15 Maggio 2011 presso la Fraterna Domus (http://www.fraternadomus.it/home1.html). E' possibile partecipare liberamente anche solo per una mezza giornata ai vari incontri che si terranno...
Esso verterà nel meditare sul proficuo, profondo e lungimirante rapporto tra il neo beato e la Comunità di S. Egidio...
Il titolo infatti è "Ma tutto può cambiare - Giovanni Paolo II e la comunità di S. Egidio"
Per qualunque chiarimento o informazione potete scrivere un commento qui sotto...
martedì 3 maggio 2011
Beato Giovanni Paolo II
"Aprite, anzi, spalancate le porta a Cristo!". Basterebbe solo questa frase pronunciata dal neo beato, secondo me, per capire da cosa sia derivata tutta quell'energia che riusciva a trasmettere, affascinare, commuovere ma anche smuovere folle innumerevoli.
Nessuno può calcolare ed immaginare in pieno quanto abbia fatto per la Chiesa (e per esteso per tutto il mondo), quante conversioni di cuore abbia suscitato, quante svolte epocali abbia raggiunto (primo fra tutti la caduta del comunismo)...
A me piace ricordarlo come un padre affettuoso che cercava personalmente le persone e quando le incontrava, sapeva comunicargli Gesù in semplicità e profondità tanto che ognuno ne usciva trasformato in positivo.
Preghiamo affinchè Dio non cessi di mandare in futuro altri fulgidi esempi come il suo...
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