giovedì 20 gennaio 2011

Il mondo di sPunto

Uno degli aspetti più interessanti del mio lavoro è cambiare ogni tanto la sede lavorativa in quanto in genere si va dal cliente. Non ci si annoia o si atrofizza in un posto quindi, ma anzi si ha il vantaggio di poter venire a contatto con diversi ambienti, persone e situazioni che, se incanalate nel giusto modo, possono far aprire la mente e accrescere il proprio bagaglio mentale.

A causa di ciò, per via della collocazione della sede odierna, anzichè prendere il solito treno metropolitano, sto prendendo una navetta che in genere non prendo ed ho avuto l'opportunità quindi di conoscere un micro mondo... sì, perchè i pendolari sono sempre i stessi, si conoscono quasi tutti e, cosa che fa più piacere, dialogano fraternamente al di là di ogni differenza di età, razza e condizione sociale infatti ci sono bambini, persone anziane ma anche filippini, sudamericani, slavi ed africani. E' quindi un vero piacere (che modera magari il malumore del ritardo del bus) immergersi in questo seppur piccolo tratto giornaliero ed esser testimone di briciole di quotidianità come alla fermata il nonno che aspetta impaziente la nipotina, una famiglia africana con due bambini molto vivaci, una slava che dialoga con un gruppo di pensionate italiane od infine una signora, sempre molto sorridente, che si intrattiene a dare consigli a delle ragazze sudamericane... insomma verrebbe proprio voglia di non scendere ;-))

2 commenti:

  1. Hai ragione. A parte tutte le scomodità che purtroppo i mezzi pubblici presentano, devo dire che gli esseri isolati nelle loro scatolette di latta in coda al mattino, mi fanno una gran tristezza.
    Buon lavoro, Spunto!

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  2. A proposito di mondo...

    a volte ragiono sul mio mondo...

    è molto "piccolo"...

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